Il tema dell’accesso al credito per le PMI Italiane è quanto mai caldo per le evoluzioni del sistema bancario e le intrinseche difficoltà del medesimo a modificare il modello di business basato sulla ripartizione del rischio a quello più attuale della valutazione del rischio e del merito creditizio. Ulteriori possibili complicazioni potranno venire dalla applicazione del nuovo principio IFRS9 in base al quale gli istituti finanziari dovranno valutare il credito iscritto a bilancio alla fine di ciascun esercizio quindi adottando tecniche adatte alla revisione dei processi di concessione del credito.
A latere di questo fenomeno e per certi versi in forma compensativa, sorgono forme di finanziamento alle PMI del tutto nuove come i PIR, il crowdfunding, il crowdlending, la emissione di minibond, la quotazione al mercato AIM.
Le informazioni di natura gestionale aziendale utili alla concessione del credito vanno opportunamente raccolte, valutate, trattate allo scopo di consentire ai finanziatori di comprendere a costi minimi il merito creditizio delle PMI e parallelamente di consentire alle PMI di preparare a costi minimi il corredo informativo necessario a entrare a pieno titolo nel mercato finanziario in rapida evoluzione.
Lo studio si colloca quale elemento centrale nella raccolta e trattamento delle informazioni aziendali necessarie nell’interesse delle PMI
Inoltre la prossima introduzione delle procedure di allerta al fine del tempestivo riconoscimento dello stato di crisi pone sul tavolo prepotentemente il tema del controllo di gestione quale strumento di rilevazione costante della continuità aziendale.
Lo studio offre le migliori tecniche di controllo di gestione che tra l’altro costituiscono base del processo di formazione delle informazioni di gestione economica e finanziaria della impresa necessarie al fine della valutazione del merito creditizio e quindi del proficuo approccio ai nuovi mercati finanziari.
La visione integrata di accesso al credito e controllo di gestione consente razionali processi aziendali il cui corrente monitoraggio è contemporaneamente strumento di sviluppo e strumento di prevenzione della crisi di impresa.
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